M2TECH

Era da un po’ di tempo che covavamo l’intenzione di andare a trovare Marco Manunta, Deus ex Machina di M2tech: così non ci siamo fatti scappare l’occasione quando Marco ci ha invitato nella sede della factory Toscana presso il Polo Tecnologico di Navacchio di Cascina.

L’assolata mattina di sabato primo giugno ha così visto la nutrita delegazione del Nuvistorclub in modalità gita scolastica (ma in questo caso di vera istruzione!) e quello che segue è un breve riassunto fotografico della piacevole ed interessante mattinata.

L’accoglienza da parte di Marco Manunta è stata veramente esemplare, ma anche la sede della M2tech ha fatto la sua parte, essendo fisicamente una signorile palazzina a due piani del ‘700! Marco ci spiegherà poi che al di là del pregio dell’edificio oramai gli spazi sono diventati stretti e per questo motivo, entro l’anno, traslocheranno in una nuova sede più rispondente alle sopraggiunte necessità produttive, ma distante dalla storica sede poche centinaia di metri. In foto, da sinistra, Federico, Piero e Marco.

La visita inizia dal magazzino, dove tra componenti e semi-assemblati abbiamo scovato questo prototipo di qualche anno fa, chiara testimonianza che la filosofia produttiva dell’attuale catalogo ha radici profonde. Indubbiamente moderna l’intuizione di un “music manager” integrato: notare la presa USB sul frontale.

La costruzione ed il layout dell’apparato erano già orientati verso quella razionalità che sarà poi elemento distintivo della produzione attuale.

Il pannello posteriore mette in evidenza la notevole possibilità di collegamento, sia tra gli ingressi analogici che digitali: degna di nota la presenza di uscite ed ingressi bilanciati, replicati anche per la sezione digitale. Ottima la qualità delle connessioni. Alimentazione switching, amplificatore in classe D: sembrerebbe un prodotto Hi-End made in the USA!

Salendo al primo piano si entra nel cuore della sezione R&D. Non possiamo non notare l’apparato in fase di debug, del quale riportiamo alcune immagini con la promessa di non divulgare nulla. Anche in questo caso siamo di fronte ad una costruzione notevole, con il prototipo oramai completamente definito: notare le modifiche apportate sullo stampato con filo rigido da wire-wrapping ed i pochi componenti aggiunti.

Dalle foto non si nota, ma la qualità della componentistica è notevole: condensatori Wima nei circuiti analogici, relais per basse correnti, stampato multi-layer.

Il pannello frontale riprende l’impostazione oramai distintiva dei prodotti M2tech, con il grosso display a led.

Giusto una immagine per scoprire di quale apparato stiamo narrando.

Ignaro dell’esercizio di spionaggio industriale, Marco collega l’uscita del suo pc all’amplificatore per cuffie Marley: possiamo tranquillamente affermare di aver ascoltato in anteprima mondiale l’apparato, ben prima della sua presentazione commerciale al Monaco Hi End 2013.

Il particolare pannello anteriore del Marley, cifra stilistica distintiva della casa.

Solita costruzione notevole, componentistica selezionata, stadi finali in classe A, uscita per due cuffie (di fatto ci sono due stadi finali stereo!). Ci alterniamo all’ascolto selezionando quello che più ci piace ascoltare dal pc di Marco. La polarizzazione degli stadi finali fa si che l’oggetto scaldi in maniera significativa (e non potrebbe essere altrimenti): una bella differenza rispetto agli eventuali concorrenti basati su chip integrati (quasi tutti).

Dopo una golosa pausa caffè a base di ottima pasticceria ci trasferiamo nel reparto assemblaggio e collaudo. In lavorazione sui banchi il riferimento Vaughan.

Panoramica della scheda principale e delle schede ausiliarie: sezione analogica di uscita a destra, digitale di ingresso a sinistra. Notare i transistor di potenza sulle uscite analogiche.

Particolare dell’alimentatore di rete: la tensione alternata viene filtrata da un apposito stadio realizzato con componenti discreti. Tutto intorno i componenti SMD degli alimentatori DC: notare il numero dei trasformatori relativi alle diverse linee di alimentazione.

Immagine ravvicinata dell’ordinatissimo lay-out circuitale e della componentistica impiegata. Condensatori Wima senza economie. Abbiamo chiesto a Marco di commentare le scelte dei componenti utilizzati e se ci sono delle forzature per strizzare l’occhio al mercato: l’ovvia risposta è stata nessuna concessione alle mode e componentistica integrata di ultima generazione per specifico uso audio; difficilmente si vedrà un apparato M2tech con qualche triodo sugli stadi di uscita!

Microprocessore a governare le funzioni di interfaccia uomo-macchina. Anche in questo caso la realizzazione è rigorosa.

Pannello posteriore: difficilmente non si potrà collegare il convertitore ad una qualche sorgente digitale. Ottima la qualità dei connettori. Dalle foto non si riesce ad apprezzare la costruzione del contenitore, realizzato interamente con lastre di alluminio anodizzato di buon spessore.

Particolari dei semi-assemblati, in attesa del montaggio.

Come, con un po’ di lamierino microforato, riuscire a rendere originali e riconoscibili i propri prodotti!

Ogni scrivania o postazione di lavoro dei vari reparti è dotata di un impianto di riproduzione e diffusori, in modo da poter ascoltare i prodotti anche durante le fasi della prototipazione. Esiste comunque una sala apposita dotata di un impianto convenzionale, per ascolti più impegnati. Diffusori svizzeri dal marchio (a me) sconosciuto.

La risposta esoterica al problema dei cavi! (Marco ci staresti simpatico anche solo per questo!)

Preamplificazione…

…ed amplificazione al di sopra di ogni sospetto.

Immancabile la foto di rito come nelle migliori… gite scolastiche! Da sinistra a destra, Enzo, Jacopo, Federico, Marco Manunta, Luca, Marco ed il sottoscritto. Piero, fuori inquadratura, allo scatto.

Al termine della mattinata ringraziamo nuovamente Marco per l’ospitalità, dandogli appuntamento il 17 di novembre, come espositore, alla rinnovata quinta edizione di Degustazioni Musicali presso il teatro Comunale di Cascina.

Di Nicola Del Bianco