Finale valvolare
Non si tratta di una macchina così chiamata per caratteristiche talmente eccezionali da meritarsi un nome da… extraterrestre. Come vedremo, e come si può capire dalle immagini, il nome è dovuto al suo aspetto, che gli conferisce un aspetto, appunto, da alieno del pianeta rosso.
Una consuetudine ben radicata nel mondo degli audiocostruttori vuole che un nuovo progetto inizi con la scelta di un circuito scelto tra i molti disponibili dalla letteratura specializzata disponibile dal web o da testi e riviste. Oppure con il progetto ex-novo, eventualmente ispirato ad altri. In ogni caso, la scelta dei componenti necessari è dettata dal circuito o progetto prescelto.
Nel caso del “Marzianino” questa consuetudine è stata stravolta dagli autori, Federico Carioligi e Luca Mattolini. Durante le loro abituali scorrerie nei siti web dedicati alla vendita on-line di materiale elettronico, mirate al reperimento di valvole per qualche amplificatore da realizzare, una sera si sono imbattuti in un annuncio di vendita di valvole termoioniche di costruzione russa. Anzi, sovietica. Questa particolarità obbliga a fare una precisazione, superflua per gli audiocostruttori ed elettronici hobbysti, ma doverosa per chi non sia un frequentatore di audiocostruttori. I componenti elettronici di epoca sovietica, soprattutto di tipo attivo come valvole, transistor e diodi, sono caratterizzati da:
- non frequente corrispondenza con gli analoghi occidentali
- caratteristiche tecniche non sempre disponibili (anche quando lo sono, possono presentare difficoltà di interpretazione per la lingua, o per l’incompletezza)
- caratteristiche fisiche spesso diverse dagli standard occidentali (nel Patto di Varsavia esistevano norme di standardizzazione peculiari)
- contenuti tecnologici della progettazione quasi sempre arretrata rispetto a quella occidentale
In compenso, pur trattandosi di materiali non allo stato dell’arte, i componenti di origine sovietica sono generalmente di… “sana e robusta costituzione”. Un po’ per i rigidi criteri di produzione imposti dai piani quinquennali, di epoca staliniana e successive nell’era della guerra fredda, un po’ (anzi direi soprattutto) per la destinazione d’uso, prevalentemente militare. Nella Russia sovietica i prodotti “consumer” erano limitati a qualche radio e televisore, o comunque a beni di comune utilità. Non certo dedicati all’Alta Fedeltà o ad altri settori commerciali, ritenuti “futili”, all’occidentale.
Tornando ai nostri due Audiocostruttori di Nuvistorclub, accade appunto che in una sera di alcuni anni fa si imbattono in un annuncio di vendita di valvole russe FU32 (note anche come GU32 o semplicemente 832), tetrodi a catodo comune usate per apparati a radiofrequenza militari.
Dato il costo praticamente irrisorio rispetto ai tubi occidentali, perché limitarsi all’acquisto del quantitativo strettamente necessario? Ed ecco allora che i nostri approfittano della buona occasione. Ordinano e ricevono una quantità quasi industriale di queste valvole, qualcosa ci faranno.
Ed hanno fatto bene, a quel prezzo oggigiorno non si trova ormai più nulla.
Comprata la sella, ora si doveva trovare un bel “cavallo” adatto alla bisogna delle intenzioni. La ricerca dei nostri abili audiocostruttori li porta ad individuare il circuito adatto in uno pubblicato dalla rivista Audio Hobbyst, con opportune revisioni e modifiche.
Ecco trovato il “cavallo”! Passati alla fase di realizzazione constatano però l’eccessivo rumore di fondo, dovuto al guadagno troppo alto dello stadio pilota affidato ad una ECC83. Il problema è stato brillantemente risolto sostituendola con una 12BH7A, e portando il guadagno a livelli più…. mansueti ed accettabili, e quindi con disturbi praticamente azzerati.
È nato il “Marzianino”! Questo è l’azzeccato nome di “battesimo” attribuito da Federico e Luca, a causa dei due elettrodi situati e cablati sulla testa di ciascuna valvola di potenza, che lo rendono appunto simile a qualche marziano del nostro immaginario. L’insolito aspetto lo rende comunque simpatico, oltre che gradevole all’ascolto. L’”alieno” eroga ben 6 Watt RMS, con una distorsione massima, prima del clipping, del 10%. La risposta in frequenza rilevata va da 20 Hz – 40.000 Hz.
L’ascolto non è mai stancante, il Marzianino ha infatti tutte le qualità tipiche degli amplificatori eufonici, che taluni definiscono “ruffiani” perché caratterizzati da una riproduzione acustica calda e rilassante, e con una scena musicale aperta e ampia.
Questo amplificatore è quindi una prova reale e ben funzionante che, nei progetti di alta fedeltà realizzati con valvole, non è assolutamente obbligatorio impiegare tubi con la “vocazione” per la bassa frequenza. Le valvole sono molto più flessibili dei semiconduttori, un circuito ben progettato consente di usare con successo tipi originariamente destinati ad altri usi, come per le frequenze radio. Meditate audiocostruttori, meditate…..
Luciano Calvani